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«perché se in pezzi vivono le cose / solo agli attrezzi devono le pose / che tu disprezzi e dici scivolose» — Gabriele Frasca, Rame (1984)

Dal 2017, Scienceground è un progetto scientifico di Festivaletteratura. Uno spazio aperto e sperimentale di dialogo e riflessione sulle scienze, sede di laboratori, percorsi di lettura partecipata, incontri informali, e altro ancora. Scienceground è animato eXtemporanea, una comunità che si interroga sul complesso legame fra scienza e società.

La sindemia in corso è stata uno stress test. È — di nuovo — crollata la narrazione del “metodo scientifico” come algoritmo per la produzione di un sapere che idealmente si autocorregge e porta verità e progresso. L’accavallarsi della crisi climatica, virale ed economica ha reso invece evidente le sue fragilità e contraddizioni, rendendo ancora più difficile (e cruciale) trovare nuovi modi di raccontarle e discuterle. Per questo Scienceground è nato e cresciuto in un festival letterario. La nostra sfida — su un terreno scivoloso! — è quella di usare una varietà di attrezzi diversi, compresa la critica letteraria, per sfuggire ai rischi dello spezzettamento dei saperi, e per imparare a leggere quei particolari generi letterari (articoli, report etc.) che chi fa scienza usa per comunicare.

Siamo convinte che la narrazione appiattita della scienza offra il fianco a tifoserie, radicalizzazioni e strumentalizzazioni. Mentre la nostra idea è che, tramite l’impegno collettivo, sia possibile contrastare la dicotomia tra scienza/tecnologia e società/cultura costruendo nuovi spazi di dialogo dove partecipare senza troppe pose.

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Scienceground offre ai visitatori del Festival uno spazio informale in cui si passa senza soluzione di continuità da laboratori pluridisciplinari a letture collettive al confronto con ospiti dal mondo della ricerca. Vogliamo coinvolgere le persone sia nell’attività scientifica che nella sua discussione, sconfinando nella citizen science, la scienza promossa dai cittadini: per esempio alla scorsa edizione abbiamo sperimentato con adulti e bambine un protocollo per l’analisi delle microplastiche disperse nelle acque dei laghi di Mantova.

Per allenarsi al meglio alla creazione di Scienceground, la comunità eXtemporanea ogni anno sceglie una parola chiave. Il progetto si è evoluto a partire dall’unità minima di informazione (Bit) nel 2017 per soffermarsi nel 2018 sul ruolo dei Dati e della statistica nel processo di elaborazione delle conoscenze scientifiche, spaziando dal machine learning alla fisica nucleare. Nel 2019 — su suggerimento dell’antropologo Bruno Latour — siamo passate alla materia vivente e abbiamo puntato il microscopio sui Microbi. Da lì abbiamo ampliato lo sguardo fino ad includere, nel 2020, gli Ecosistemi in tutta la loro complessità. Quest’anno ci concentreremo invece sugli Scarti.

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